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Logic-Under Pressure (Recensione)

Gli ultimi 5/6 anni hanno visto il rap risollevarsi definitivamente anche nei circuiti mainstream. Dopo la ripresa di metà 2000 ci sono stati tanti  cambiamenti nel nostro ‘’genere’’, alcuni veloci, altri meno, mentre certe cose non sono mai cambiate.
Una delle tante cose che hanno preso piede negli ultimi anni è il
fenomeno del Pop-Rap, che da dieci anni a questa parte insieme al R’n’B  domina le classifiche di tutto il mondo, talvolta con artisti di un certo pregio (J.Cole), talvolta con altri meno (Drake).
L’album d’esordio del giovane Logic (che non sto qui a spiegarvi chi sia perché non penso nemmeno ce ne sia bisogno) si pone proprio fra i ‘’prodotti’’ di questo tipo, ovvero sonorità
molto orecchiabili e rime alternate al canto.
Queste quindi le peculiarità di un lavoro che secondo me trova proprio qui il suo punto debole: il nostro rappa bene, ha buon flow, voce e timbro in linea e tutte le carte in tavola per fare bene, eppure il disco non riesce a costruirsi un’identità, e il risultato è che suona abbastanza sterile, asettico e piatto.
Dispiace scrivere certe cose riguardo un ragazzo giovane e talentuoso, ma Logic non va oltre citazioni – a volte anche qualche barra copiata, devo ammetterlo – ritornelli cantati e flow già sentiti (specie da Kendrick Lamar, per fare un nome).
Non si tratta tuttavia di un’opera priva di spunti interessanti, anzi, e ci si relaziona molto bene con il racconto e i sentimenti del protagonista negli episodi più
intimi, così come non manca qualche incastro da riascoltare volentieri; eppure manca l’inventiva e le idee che contraddistinguono migliaia di altri progetti più interessanti o accattivanti, a prescindere che poi risultino fatti meglio o peggio.
Per il resto funziona tutto, ottima qualità audio, il disco si trova dappertutto e si compra a buon mercato.
Ma per tornare all’inizio della recensione, in quest’era di pieno sviluppo e fertilità, dove c’è già un sottobosco di derive sperimentali che rappresentano le varie aree geografiche americane, ha senso ascoltarsi un lavoro del genere? A voi la risposta.

 

6/10

Matt rocc




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