1) Ciao Esa e Polare, vi do il benvenuto a nome di tutto lo staff su HipHopMN! Per iniziare: che aria si respirava a Varese agli inizi?
Polare: Un’aria di gente che voleva fare questa cosa qui ma ancora non sapeva come farla, almeno, parlo personalmente, però ha visto un’energia in questa cosa e quindi c’è finita dentro completamente. I ragazzi si trovavano in quella che poi è diventata La Sede e facevano prove, c’erano i giradischi, i campionatori, cominciavano a fare basi e a scrivere e subito siamo stati coinvolti in questa avventura.
2) Quando stavi facendo “Quel Sapore Particolare”, o comunque appena uscito, ti rendevi già conto che sarebbe stato un classico?
Esa: Quando abbiamo fatto “Quel Sapore Particolare” eravamo già molto nella scena, facevamo tante jam, quelle del ‘91/’92, e avevamo già un demo che poi è il cuore di “Quel Sapore Particolare”, il nostro primo demo che si chiamava “1992 L’anno della riscossa” e alcune delle canzoni che erano lì come “Arresta l’intolleranza” e “La nuova realtà”, no “La nuova realtà” no forse, forse “Slaugio”, un po’ di canzoni sono finite poi nel disco ma erano già di un demo. Abbiamo fatto un disco a cui credevamo molto, ci tenevamo molto, penso sia stata quella l’energia che l’ha fatto diventare una pietra miliare per l’hip hop positivo, perché quello era hip hop molto clean, spirito positivo insomma.
3) Dai ’90 ad oggi quant’è cambiato il tuo modo di lavorare (sia per via dei mezzi che per l’approccio)?
P: Il mio modo di lavorare sui pezzi è cambiato molto, nel senso che prima quando facevo completamente solo questa cosa qui appunto ero completamente immerso con Esa e gli altri e quindi era una continua produzione. Gli ultimi dischi, ossia da quando ho cominciato a ritornare nel mondo del rap, però lavorando, lo tengo come passione e quindi ci sono occasioni in cui mi devo mettere più d’impegno e scrivere, prima ovviamente era una cosa più continua, adesso devo ritagliarmi il tempo per concentrarmi in questa cosa. Devo dire che mi infotta molto di più scrivere dopo le serate che si fanno perché ritorna un po’ di quella energia che tu metti nella serata e quindi ti dà la carica per andare avanti a scrivere altre cose, quindi questo è cambiato sicuramente.
4) Qual è il segreto secondo te della longevità della tua musica?
E: La longevità è legata all’originalità secondo me, che è anche la questione per cui spesso qualcosa che faccio, o che facciamo col gruppo, ogni tanto non viene subito capita, poi viene apprezzata col tempo. Ci impegniamo ad essere originali, il più possibile parlare con la propria bocca, cercare di raccontare la storia dal nostro punto di vista.
P: Ognuno di noi è originale, senza bisogno di doverlo fare, quindi basta che racconta il proprio vissuto e viene fuori una cosa originale, poi ci mette lo stile, il contenuto, la metrica e vengono fuori delle belle cose.
5) Per Esa: rappi, produci, dipingi e qualche passo di break lo conosci: credi sia importante dedicarsi a tutte e 4 le discipline per esprimersi al meglio?
E: E’ giusto che risponda Polare, lui fa il rap ed è appassionato di dischi, però comunque ha visto tanti graffiti, tanti djs e tanti breakers, qualcosina la sa anche lui, non è solo quello che sai fare tu nella break ma il fatto che tu ne sai, conosci un po’ di crew, un po’ di bboys, un po’ di passi, un po’ di musiche che sono usate, sei un bboy con lo spirito non devi essere per forza quello che fa il passo più acrobatico. Polare sicuro anche se non fa i graffiti ne ha visti tanti, ne sa molto, anche sul breaking e sul djing, non è importante solo che tu lo faccia. Io lo faccio, tanto per divertirmi prima che per lavoro, poi anche per lavoro, ma prima di tutto mi piace, quella è la cosa più importante.
P: Anche se non li faccio appunto l’importante è, se lo fai, farlo con piacere, quindi qualunque delle discipline vuoi seguire o ti senti di fare. Poi vedendole in giro un po’ di occhio me lo son fatto, magari non mi ricordo i nomi di tutti, però se vedo un graffito che passa col treno mi colpisce perché magari ha l’evoluzione della lettera fatta in un certo modo.
6) Cosa ti senti di dire a chi non riesce ad entrare nel mood giusto per apprezzare i tuoi beats? Ogni tanto esce fuori il rapper X che dice che non ci si può rappare sopra, ecc…
E: E’ giusto che ci sia gente di tutti i tipi e poi un sacco di cose che faccio sono per grandi, non per età ma per appassionati di musica da lungo tempo, se macini di musica allora puoi apprezzare qualcosa che faccio io che delle volte è un po’ più di gusto e un po’ meno da saltare, meno da concerto e più d’ascolto, quindi insomma bisogna anche dare tempo. Anch’io quando ho iniziato mi piacevano le cose più semplici, poi pian piano ho apprezzato anche i produttori più eclettici, musicisti più ricercati oltre a quelli della radio, oggi è uguale, molta gente inizierà con la hit del momento poi piano piano si farà un suo gusto musicale se ha passione per la musica. Però io per primo ti dico: faccio musica per passione, senza voler offendere nessuno so già che un po’ di cose che faccio sono per un orecchio un po’ allenato, perché io comunque ascolto musica da quando son piccino, da oltre 30 anni, ho una grossa collezione di dischi, hardisk pieni di musica più o meno popolare, son proprio appassionato, mi rendo conto che ogni tanto il mio orecchio si distacca un po’ dall’ascoltatore medio dell’hip hop, non c’è problema, chiedo giustamente a chi non capisce il prodotto, se non gli piace, di non fare la figuraccia di parlarne a caso che poi passano magari degli anni e mi viene a ringraziare, che è già capitato, gente che giudica la mia roba con troppa fretta e in poco tempo, quando ti trovi davanti a una cosa che ti spiazza il mio consiglio è di guardarla da tanti punti di vista, anche più volte.
7) Qual è il tuo progetto a cui tieni maggiormente, al quale per qualche motivo sei più legato?
P: Mah non ce n’è uno più di un altro…
E: No dì la verità!
P: Qual è? “Dalla Sede”? (Esa annuisce n.d.r.) “Dalla Sede”, va bene, il primo amore non si scorda è vero, “Dalla Sede” sicuramente. Sia per il momento in cui è stato fatto, l’energia che c’è dentro, anche il suono, tutto, tutto quanto, i contenuti, era proprio una bella sintesi di quel momento. Ognuno è stato importante a suo modo, però quello è stato il primo.
8) Esa sei sempre stato molto produttivo e, se possibile, negli ultimi anni sono usciti ancora più progetti del tuo solito. Da “Perle Rare” a “Poltergeist” con Dj Lato, alle raccolte di beats, da “Pedigree” al più recente “La Trilogia Del Divano Pt 1”: qual è il filo conduttore? Cosa ti porta ad essere così produttivo? Pensi abbiano ricevuto tutti la giusta attenzione?
E: Gli ultimi progetti sono qualche singolo con gli OTR, “Vox Populi” è piaciuto molto, “Perle Rare” è piaciuto tantissimo e anche il secondo singolo di “Perle Rare” “La mia tag”. Anche “Pedigree” ha lasciato un bel giudizio, non ha spopolato ma alla gente è piaciuto molto, “King Divano” è un disco un po’ più dedicato agli amanti dei progetti più secchioni diciamo, è una roba estremamente elitare, intellettuale, volutamente snob nel suo essere grezzo, è un disco per pochi intimi, un disco che avrei fatto forse solo per me e i miei amici, però per me è prezioso anche di tanto in tanto fare questi progetti, come quando faccio i beats, non è musica fatta per il mercato, per lavorare, è musica che io creo come mia espressione artistica autonoma perché seguo una corrente di hip hop, che non è solo la mia, ma è quella di un sacco di artisti in tutto il mondo che adesso stanno anche arrivando ad un discreto successo, come Madlib piuttosto che il santone buon’anima J Dilla, piuttosto che Flying Lotus, una serie di artisti che hanno cercato di innovare o di portare avanti la creatività nell’hip hop, cioè di non fare musica per la radio. E’ vero che nell’hip hop ci sono sempre state le hit per le radio, ed è anche una cosa bella, però è anche vero che dietro le hit c’è sempre stata una grossa scena, artisti come Pharoahe Monch non hanno mai fatto un successo ma sono cardini, o Pete Rock forse non ha mai avuto un successo commerciale vero e proprio, Dj Premier, però sono cardini della cultura e suonano in tutto il mondo. I De La Soul hanno fatto dei successi per esempio, bravi, LL Cool J, Run DMC, Beastie Boys, Notorious BIG, Tupac, anche artisti di oggi, Drake, Jay Z, sono ovviamente hip hop però è bello che dietro questa punta dell’iceberg ci sia tutta una montagna di cultura, di gente che fa musica per passione, per rappresentare le sue origini, qualcosa meno di massa ma sempre importante, in una democrazia ideale della musica dovrebbe essere rispettata qualsiasi minoranza musicale, la biodiversità della musica è importante.
Sono molto produttivo perché è uno sfogo.
P: Io non vedo un aumento della tua produttività, sei sempre stato iper produttivo, sempre fatto mille featurings…
E: Ho sempre fatto anche quando ero con gli OTR featurings, robe, se tu conti tutti i mixtape di Mixmen, tutti i feat, ho fatto featuring da Neffa fino agli Uomini Di Mare, fino a Piotta. Son sempre stato produttivo, mi hanno sempre rotto il cazzo per questo, anche all’epoca dicevano che facevo troppi featurings, a me non me ne frega un caz…scusate mi spiace ma mi diverto così.
9) Progetti futuri. Stai già lavorando a qualcosa di nuovo, che sia come Esa, Captain Futuro, King Divano o Funkprez? Magari alla “Trilogia Del Divano Pt 2”?
E: Sono già pronti due album nuovi miei. E’ già pronta la parte musicale del nuovo King Divano e un altro mio album solista che si chiamerà “Novanta”, sono già pronti però ovviamente ancora non si sanno le date di uscita perché prima bisognerà preparare i video, copertina e tutta la parte di comunicazione che c’è intorno alla musica. C’è roba in cantiere, con gli OTR siamo un po’ fermi però l’anno prossimo è il ventennale di “Dalla Sede” quindi ci aspettiamo di fare un po’ di serate. Abbiamo già iniziato a festeggiare perché per me l’anno in cui faccio il disco è l’anno prima di quando poi esce, io onestamente mi ricordavo il 96 come anno in cui lavoravamo a quelle musiche poi ovviamente finì come adesso, vedi ho finito il lavoro musicale ma da adesso fino a che uscirà il disco potrebbero passare 3/6 mesi e per assurdo anche di più e quindi facilmente l’anno prossimo, succede. L’importante è non far fretta nelle cose creative, perché può essere che facendo in fretta fai qualcosa di un po’ approssimato e invece è importante cercare di fare un po’ bene.
10) Progetti futuri parte 2. A che punto è “Musica d’azione”, il nuovo attesissimo album OTR/Gente Guasta? Usciranno altri singoli? Ice One c’entra per caso qualcosa? Puoi svelare altre collaborazioni?
P: E’ quasi pronto, è quasi pronto! Con Ice One sicuramente, altre future collaborazioni ancora non vogliamo svelarle, la scena romana sicuramente ci sarà perché sono amici, ci si vede e ci si collabora volentieri sempre. Stiamo accumulando tracce e video, alcuni sono già usciti, però non anticipiamo troppo, ci stiamo lavorando.
11) Per finire: cosa diresti/consiglieresti a un giovane che inizia ad approcciarsi alla cultura hip hop (indipendentemente dalla disciplina che vuole praticare)?
E: Di divertirsi e di andare sempre un po’ avanti e un po’ indietro, che così è la cosa migliore, di seguire quello che esce, quello che magari potrà piacere un giorno, poi magari già facendolo lo scopri che spesso una cosa nuova è venuta ispirandosi a qualcosa di vecchio, quindi di provare a vedere cosa c’era prima di quello che tu vedi e vivi e spesso scopri che ci sono le radici di un discorso bello, divertente e piacevole e anche più profondo della sola musica, una bella cultura, un qualcosa che ti dà di più della sola canzone, del solo ballo o testo, di più ancora!
12) Grazie mille della disponibilità! Complimenti per tutto ciò che avete fatto in questi 25 anni di attività! E’ stato un vero piacere! Saluti & contatti.
E: Pace, bene e prosperità, salutiamo famiglia, amici e tutti quelli che ci vogliono bene, un bacione a tutti i nostri amici vicini e lontani, vi vogliamo bene amiche, vi vogliamo bene a tutti.
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