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Oggi per la sezione musica trattiamo un argomento delicato e difficile ma che cercheremo di semplificare il più possibile: i compressori!
Il compressore è uno strumento fondamentale per quanto riguarda la dinamica dei segnali.
Un cantante, ad esempio, può cantare forte o piano durante una ripresa e il compressore, in questo caso, ci servirà per livellare la dinamica della voce.
Generalmente i compressori hanno più controlli: threshold, ratio, attack, release; ma è anche vero che non sono presenti su tutti i compressori, quindi in base al lavoro da svolgere scegliamo un tipo di compressore diverso.
Threshold (o soglia): stabilisce a che livello il compressore inizia a lavorare e a ridurre il guadagno in ingresso;
Ratio (o rapporto): stabilisce quanta compressione viene applicata nel momento il cui il file audio supera la soglia da noi stabilita e più è alto il rapporto, maggiore è la compressione che va da un minimo di 1:1 a un massimo di infinito:1 e quest’ultimo rapporto significa che il valore di threshold non viene mai superato e il compressore quindi va a fare da limiter. La velocità con cui la ratio viene applicata si chiama knee che può essere soft o hard: nel caso sia soft, aumenta la ratio con l’aumento del segnale in ingresso, se invece è hard, applica tutta la ratio appena la threshold viene superata;
Attack: stabilisce dopo quanto tempo il compressore inizia ad agire;
Release: stabilisce dopo quanto tempo il compressore smette di lavorare;
Il compressore funziona così: il segnale in ingresso viene letto dal detector che converte il segnale audio in una tensione variabile che, modificata dai controlli finisce nel circuito di controllo del guadagno e comanda il livello di compressione del segnale
Ci sono diversi compressori:
Tube o Variable-MU
Si diversificano per due motivi: il primo è che hanno una valvola come detector che colora il suono e il secondo è che non hanno controlli di ratio che, aumenta proporzionalmente al segnale di ingresso, il che vuol dire che più input viene dato e più è aggressiva l’azione del compressore. Non essendo molto veloci nell’attacco sono ottimi per il controllo.
Compressori ottici
Il detector è composto da una lampadina la cui luce viene letta da una fotocellula che trasforma l’intensità della luce in tensione di controllo. L’attacco è lento e la release non precisa ma rende musicale e trasparente la curva di compressione.
Compressori fet
Sono rozzi, l’esatto opposto dei compressori ottici. Attacco e release veloci che rendono questi compressori degli ottimi peak limiter ma sono ottimi anche per applicare la distorsione (che è un tipo di compressione).
Compressori vca
Voltage Controller Amplifier. Sono precisi sull’attacco e sulla release che come abbiamo già visto è una buona caratteristica per un peak limiter. Hanno prezzi variabili, ma quelli con componenti qualitative sono apprezzatissimo per bus stereo o applicazioni in fase di mastering.