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Dj Taglierino – Intervista

1. Ciao Taglie, ti diamo il benvenuto su Hiphopmn!
Per iniziare, raccontaci quali sono state le tappe fondamentali del tuo percorso da dj. Cosa ti ha spinto a trasformare il tuo rapporto con la musica da “ascoltatore” ad “artista”?

Innanzitutto un saluto a tutti, e grazie per l’interesse nei miei confronti, le mie tappe per chi ancora non mi conosce, partono nel 1992, cuffiette nelle orecchie, walkman ed uno skate sotto il braccio.
La musica accompagnava le mie giornate girando per i primi quartieri di Torino, dove l’hiphop aveva nella forma del breaking la massima aspirazione per un giovane della mia età ai tempi, anche grazie a artisti storici come “Next One”.
La musica che mi accompagnava era il Rap ed era una sorta di passa la cassettina da un’amico all’altro e così senza un perché e senza starci troppo a pensare vengo a contatto con le prime jam ed esperienze che mi hanno poi incominciato a formare musicalmente.
L’aggregazione che c’era un tempo ha fatto si che incominciassi a capire con i rapporti personali molte dinamiche ed aspetti di questa cultura, rimanendone affascinato sotto ogni aspetto e disciplina.
Devo dire che le ho provate tutte, giusto per il gusto di sapere di cosa mi parlavano i più grandi di me…
Diciamo che il breaking mi ha dato quella spinta a capire cosa fossero i breaks e che importanza avessero i DJ in questo genere e stile di vita.
Il sacrificio extrascolastico mi ha portato ad acquistare l’attrezzatura ideale all’eta di 16 anni, a comprare i primi dichi cercando di mettermi in mostra ogni qual volta ce n’era l’occasione.
La mia prima vera crew “La Cricca” insieme a Zuli, Principe, Kiffa e molti altri amici…eravamo troppi eheheh (tempi storici di Torino, come si direbbe oggi la “new school” dei tempi).
Segue poi la collaborazione con gli ATPC, successivamente entrando a far parte della “Suite Foundation” (altra storica realtà di Torino).
Sempre il quel periodo stringevo rapporti personali e di amicizia con la grande famiglia “Gate Keepaz Crew” finendo sotto gli occhi di WalteriX…e se non lo conoscete vi dovete fare 2 domande :-).
Con lui ho elaborato dei Mixtape che sono storia, croce e delizia della mia carriera, prodotti unici che hanno girato il mondo sotto il nome “Dynamite Soul Men”, fino a prendere in famiglia i “ONE MIC” degli esordi dandogli le giuste vibra, occasioni e spinte che hanno permesso loro di esprimere il loro grande talento che avevano dentro di loro…e visti i risultati raggiunti, non ne avevo dubbi e sono molto FIERO di loro.
Momenti di vita che mi hanno visto girare l’italia da Nord a Sud, dalla Germania alla Francia, collaborando e perforando live con realtà che andavano dal mainstream alla jam della comunità, per portare in giro quella che era la mia passione e che oggi è il mio attuale lavoro, spaziando tra live, studio, insegnamento tecnico e produzioni.
2. Ti sei mosso in parecchi ambiti, hai lavorato per i tour di Raige, hai seguito il Tecniche Perfette, hai il tuo “Soul23 Studio” e hai partecipato a molti progetti con rapper provenienti da tutta Italia.
Quale potrebbe essere il tuo prossimo traguardo?

Il mio prossimo traguardo è già arrivato mi sa…ora dovrei pensare al prossimo, ma è un traguardo di vita che va al di fuori dal mondo lavorativo.
Comunque, avrei voluto insegnare in qualche scuola, materie tecniche come corso di dj, producer o semplicemente i software…e l’ho raggiunto da poco questo piccolo traguardo. Siamo agli inizi ovvio, ma credo che più che traguardo al momento ho visto la partenza…per il futuro spero solo di migliorarmi e dare del mio per chi ha fame di apprendere.
3. Sei un punto di riferimento a Torino, possiamo dire che hai collaborato praticamente con tutta la scena della Mole. A livello musicale, come vedi attualmente la Black City?

Mi sono un po’ allontanato negli ultimi anni dalla mia città….un po’ per la famiglia un po’ per il lavoro che andava e veniva, dovevo cmq concretizzare ed in alcuni casi staccare anche la spina, diciamo che un certo fascino anche io sono andato a perderlo col passare del tempo, ma visto la passione mista a lavoro ho mediato riuscendo a trovare il giusto equilibrio che mi porta a non smettere e continuare a studiare trovando sempre nuovi stimoli.
Vedo comunque molti amici nella Mole che hanno la stessa fotta, sempre più carichi di prima e che continuano la loro passione senza averne poi un tornaconto.
La scena di Torino la vedo più matura, musicalmente fedele alle origini e sempre in fermento, ma sempre e solo nei miei coetanei amici di un tempo, mentre sul lato dei giovani ho ancora le mie riserve.
4. Durante il tuo lavoro: comodità del digitale, o fascino dell’analogico? E perché?

Devo ammettere che il fascino dell’analogico mi ha sempre condizionato nella scelta degli acquisti fatti per il mio studio…ma col tempo ho spesso cambiato e rivenduto materiale personale per tenermi il set up che ho attualmente…anche se sto prevalentemente mixando in digitale, uscendo in somma con i bus degli stems (drum, basso, strumenti e voci) nella mia catena analogica. I costi attuali e budget dei clienti nella media prediligono un lavoro ben fatto a costi contenuti e concorrenziali, quindi ho fatto una scelta di utilizzo del digitale in maniera maggiore rispetto all’analogico, per praticità, ripresa delle song in qualunque momento e oltretutto per una maggiore affidabilità e professionalità dei software che oggi sono arrivati a degli ottimi risultati nella virtualizzazione di hardware esterno (vedi UAD).

5. In questo momento a cosa ti stai dedicando e quali saranno le tue prossime apparizioni?

Sto Mixando il disco di “Easy One”, preparando le nuove uscite di Raige, scratch per dischi di E-Green, Easy One, Lanz Khan, Apoc.
Master e Mixaggio del Nuovo Mixtape di DJ Double S & Dj Delta.
Per Bullz Studio uscirà l’ep prodotto da Weirdo dei Crazeology con al mic Lanz Khan e agli scratch io, si intitolerà “Luigi XVI” una bella botta di boom bap 90!

6. Dato che sei uno che ha seguito l’hip hop attraverso tutte le sue crisi e sendori, cosa credi che manchi alla scena odierna rispetto al passato? E invece, cosa c’è oggi che una volta non c’era?

Bella domanda….alle volte non so darmi risposte anche quando penso di averla trovata, perché gli eventi cambiano le carte in tavola….quindi credo che ogni epoca abbia i suoi pregi e difetti…nessuno è immune dalle critiche o dal si stava meglio quando si stava peggio…
In passato sembrava tutto rose e fiori visto ad oggi…ma non è sempre stato così…tutti volevano fare rap tutti volevano fare gli artisti…semplicemente eravamo meno…se oggi il rap o presunto tale arriva nei talent, ricordatevi che in passato si erano già visti, prima della esplosione attuale ( o presunta tale). I media ci comandano in tutto e credo che il dramma più grande non sia nell’hip hop italiano ma nei media e nella società attuale che porta ad avere sempre meno valori ed informazioni per essere coscienti del proprio futuro e nel fare le scelte giuste per se stessi e per la comunità.
7. Ti ringraziamo per il tempo che ci hai concesso e speriamo di rivederti presto sul nostro sito.
Manda un saluto ai lettori, e alla prossima!

Bhe che dirvi, grazie a Voi, un saluto ai lettori…cercate sempre di esseri liberi nell’esprimervi con l’arte, l’importante e avere coscienza dei propri limiti e prendere tutto come un gioco e intrattenimento, perché le passioni ci rendono liberi dalla schiavitù che viviamo nei contesti della vita quotidiana.
Saluto la mia family Zero11 Live, la mia ragazza Elisa che sopporta ogni mio impegno, la mia famiglia sempre presente e gli amici di sempre WalteriX, Master X, Double S, Raige e Mastermaind.

 

s.g




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